Quattro luoghi asiatici da favola.
- ufficiomarketingco2
- 24 apr 2024
- Tempo di lettura: 2 min
Salve sono Davide Pavan e oggi vi parlerò di quattro luoghi dell’Asia che trovo affascinanti.
Il primo è la Baia di Halong, un'insenatura con 2.000 isolette. Il suo nome significa in vietnamita "dove il drago scende in mare". È patrimonio dell'UNESCO ed è una delle sette meraviglie naturali mondiali.
Si trova nel Vietnam nord-orientale e occupa 120 km di costa.
La baia ha clima tropicale umido, due stagioni: un'estate calda e piovosa e un inverno asciutto e freddo e regolari maree.
Ha isole calcaree piene di vegetazione alcune vuote con enormi grotte carsiche. Altre hanno insediamenti turistici come hotel e spiagge annesse oppure ci sono caratteristici villaggi galleggianti di pescatori.
Ospita due ecosistemi: foreste pluviali sempreverdi e coste.
La maggior parte delle isole ospitano numerose specie endemiche di piante e animali come anfibi, rettili, uccelli e mammiferi tra cui antilopi, scimmie e iguane.
È probabilmente la meta turistica più popolare del Vietnam per via della sua bellezza.
Poi c’è Palau, uno Stato insulare nell'oceano Pacifico, situato a circa 500 km a est delle Filippine. È una tra le nazioni più giovani e meno popolose del mondo.
Fa parte della Micronesia ed è costituito da 200 isole di origine vulcanica e corallina.
Il clima è tropicale con piogge abbondanti.
Le isole più grandi sono vulcaniche con giungle interne e terrazze erbose, mentre le altre sono calcaree con la vegetazione meno lussureggiante.
L'arcipelago è caratterizzato da una ricca biodiversità, soprattutto per quanto riguarda l'ambiente marino con le sue meduse non velenose situate in un lago locale che è area protetta
Poi c’è Il Parco forestale nazionale di Zhangjiajie, un parco forestale cinese. Nel 1992, è stato ufficialmente riconosciuto come patrimonio mondiale dell'UNESCO.
La parte più notevole sono le formazioni a forma di pilastro che si vedono in tutto il parco. Sebbene assomigli al terreno carsico, quest'area non è coperta da calcari e non è il prodotto della dissoluzione chimica, che è caratteristica del calcare carsico. Sono il risultato di molti anni di erosione fisica, piuttosto che chimica . Gran parte di questi pilastri sono il risultato dell'espansione del ghiaccio in inverno e delle piante che crescono su di essi. Il clima è umido tutto l'anno e il fogliame è molto denso. E ci sono un sacco di strutture per vedere e ammirare queste rocce tra cui funivie e ascensori altissimi.
E infine la Valle del Jiuzhaigou, una riserva naturale della provincia dello Sichuan, sempre in Cina. È nota per le sue numerose cascate e laghi e nel 1992 è stata dichiarata anche lei patrimonio dell'umanità dall'UNESCO.
La regione è prettamente montuosa e il clima è temperato.
Prende il suo nome da nove villaggi tibetani che si trovavano lungo la valle.
L'ecosistema è composto in gran parte di foresta vergine, che durante l'autunno attrae una gran quantità di uccelli dai colori vivaci in totale 140 specie. Ci sono molte piante, alcune endemiche come certe varietà di bambù e di rododendro e la fauna comprende specie in pericolo d'estinzione come il Panda Gigante o la Scimmia Rinopiteco dorata.
Il paesaggio della valle è costellato da montagne carsiche e da ghiacciai. Le rocce sono principalmente di tipo dolomitico, alcune sono di arenaria.
L'attrazione più famosa della valle è costituita dai numerosi laghi che la costellano, con colori che variano fra il verde, il blu e il turchese. In alcuni laghi le acque sono estremamente limpide.
Davide Pavan







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